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Il divario generazionale si allarga, ma la politica non se ne accorge
I dati della Banca d’Italia mostrano che l’Italia non è un paese per giovani non perché vi sia un conflitto generazionale, ma per la grave concentrazione del reddito e della ricchezza
«Anziana e ragazzo con le candele» – Peter Paul Rubens (1616)
I dati della Banca d’Italia mostrano che l’Italia non è un paese per giovani non perché vi sia un conflitto generazionale, ma per la grave concentrazione del reddito e della ricchezza
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 31 agosto 2022
Nonostante l’enfasi egalitaria che aveva portato il Movimento 5 Stelle a raccogliere consensi, con il correlato appello ai «giovani», e nonostante l’immancabile richiamo nelle dichiarazioni e nei proclami del Pd a ridurre le disuguaglianze, il divario generazionale negli ultimi anni si è fatto sempre più largo, come si può rilevare dai recenti dati pubblicati dalla Banca d’Italia sulla distribuzione di reddito e ricchezza. Le tendenze di lungo periodo, infatti, appaiono drammatiche e mostrano un quadro di immobilità consolidata che non pare conoscere mutamento. Se un tempo appariva fisiologico che il reddito di un individuo andasse aumentando con gli anni, oggi...