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Il dollaro al capolinea? E la Cina cresce
Nuova finanza pubblica Per i paesi dell’area asiatica l’interscambio con la Cina costituisce il 40% dei loro volumi di scambio. Pechino non nasconde l’ambizione a de-dollarizzare la propria economia e quella dell’area circostante
– Reuters
Nuova finanza pubblica Per i paesi dell’area asiatica l’interscambio con la Cina costituisce il 40% dei loro volumi di scambio. Pechino non nasconde l’ambizione a de-dollarizzare la propria economia e quella dell’area circostante
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 agosto 2020
L’ipotesi che il dollaro perda la sua leadership non è certamente nuova. Tale prospettiva troppe volte annunciata non si è mai verificata e con tutta probabilità non si verificherà nei termini con cui la sterlina venne sostituita dal dollaro come moneta di riserva globale. Una effettiva perdita di egemonia, però, potrebbe maturare dal combinato di molteplici fattori, a partire dalla crescita dell’economia cinese. Una tale parabola non si determinerà meccanicamente dal differenziale della crescita con il principale rivale economico, ma certamente questo dato non è irrilevante. Il Fmi prevede per gli Usa nel 2020 un calo del Pil dell’8%, mentre...