Rubriche
Il «drago» cinese indebitato
Nuova finanza pubblica Forte è il timore che un'improvvisa crisi di Pechino riporti il mondo in una cupa recessione; ci si può attendere che il contagio verrebbe contenuto, ma non l’effetto domino di un crollo della crescita del paese sull’economia mondiale
Nuova finanza pubblica Forte è il timore che un'improvvisa crisi di Pechino riporti il mondo in una cupa recessione; ci si può attendere che il contagio verrebbe contenuto, ma non l’effetto domino di un crollo della crescita del paese sull’economia mondiale
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 27 maggio 2017Edizione 27.05.2017
È notizia di questi giorni che Moody’s ha declassato la Cina, ritenendola poco affidabile visto il mostruoso debito da essa accumulato. Il governo (ovviamente) protesta contestando la metodologia di calcolo. Quasi dieci anni sono passati dallo scoppio della Grande Crisi globale e sembra che il tempo non sia trascorso. Quasi non ci ricordiamo più di cosa hanno combinato le agenzie di rating. Si tratta di soggetti privati che forniscono periodicamente delle pagelle sulla solidità finanziaria di aziende e Stati. Più le garanzie sono solide più il soggetto in questione verrà ritenuto affidabile sui mercati e potrà attirare investimenti. Il problema...