Cultura
Il duello di Guy Debord con i professionisti della società dello spettacolo
Saggi «Questa cattiva reputazione» di Guy Debord. Una meticolosa replica alle accuse provenienti dai «comunicatori» che diventa una sorta di testamento politico
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/11/24/spettacolo
Saggi «Questa cattiva reputazione» di Guy Debord. Una meticolosa replica alle accuse provenienti dai «comunicatori» che diventa una sorta di testamento politico
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 25 novembre 2014
Sono le immagini patinate di uno spot pubblicitario del tutto simile – nel sapore e per lo stile – alle commedie musicali di Busby Berkeley ad accompagnare la voce asciutta e cadenzata di Guy Debord: «l’organizzazione spettacolare di questa società di classe comporta due conseguenze che sono ovunque riconoscibili: da una parte, la falsificazione generalizzata dei prodotti così come dei ragionamenti; dall’altra l’obbligo, per tutti coloro che pretendono di trovarvi ogni loro bene, di tenersi sempre a gran distanza da ciò che ostentano di amare, poiché non hanno mai i mezzi, intellettuali o di altro genere, per raggiungere una conoscenza...