Alias Domenica
Il fantasticare del Barocco contro lo scorrere dei giorni
A Roma, Palazzo Barberini, "Tempo barocco", a cura di Francesca Cappelletti e Flaminia Gennari Santori Come la cultura del Seicento si oppose all’oggettivazione moderna del tempo: nel nuovo spazio-mostre (sofisticati standard qualitativi), un percorso suggestivo, fra grande arte e orologi d’epoca
erchia di André-Charles Boulle (scultore), Louis Mynuel (orologiaio), Orologio da consolle con Trionfo dell’Amore sul Tempo, part., Roma, coll. privata
A Roma, Palazzo Barberini, "Tempo barocco", a cura di Francesca Cappelletti e Flaminia Gennari Santori Come la cultura del Seicento si oppose all’oggettivazione moderna del tempo: nel nuovo spazio-mostre (sofisticati standard qualitativi), un percorso suggestivo, fra grande arte e orologi d’epoca
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 luglio 2021
Lucia SimonatoROMA
C’è un momento di crepuscolo, quasi sospeso nel tempo, durante l’Ottocento romano: quando nei primi decenni del secolo la città restò in bilico tra la ‘modernità’, che per pochi significativi anni l’aveva invasa con l’arrivo dei francesi, e ‘l’eternità’ della Chiesa, che dopo l’oltraggio subìto era decisa ad andare velocemente oltre, tornando indietro. Una Chiesa determinata a reimpossessarsi, letteralmente, del proprio tempo, abbandonando la bizzarra idea dei francesi di far iniziare il nuovo giorno in un momento perso nell’oscurità e tanto anonimo come la mezzanotte. A prevalere doveva piuttosto essere l’ora che per secoli aveva scandito la vita dei romani:...