Europa
Il far west di Evros, tra unità speciali e nazionalisti armati
Grecia Nikos Argyriou, della rete di soldati di leva contro la guerra e il nazionalismo Spartakos, racconta la situazione sul confine greco-turco. «Ci sono gruppi armati a cui l'esercito ha affidato il lavoro sporco»
Militare controlla due rifugiati nel villaggio di Mandra, nella zona di Evros. Foto di Giannis Papanikos – AfP
Grecia Nikos Argyriou, della rete di soldati di leva contro la guerra e il nazionalismo Spartakos, racconta la situazione sul confine greco-turco. «Ci sono gruppi armati a cui l'esercito ha affidato il lavoro sporco»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 marzo 2020
Tra i soldati di leva in Grecia, dove c’è ancora il servizio militare obbligatorio di 9 mesi, esiste una rete contro guerra e nazionalismo. Si chiama Spartakos e può contare sul supporto esterno di un comitato di solidarietà composto da civili. Sono loro che si occupano di diffondere le denunce che vengono da dentro l’esercito. Nikos Argyriou ne fa parte. Cosa sta facendo l’esercito greco sul confine con la Turchia? A dicembre il governo ha varato una legge che gli attribuisce compiti di sicurezza interna, funzioni di polizia. Adesso durante uno sciopero, ad esempio, potrebbe essere ordinato all’esercito di scendere...