Visioni
Il fascino indiscreto della musicassetta
Note sparse Le riscoperte dell'etichetta Artetetra, frutto di un progetto di due giovani musicisti che prevede il rilancio del vecchio e amato nastro
Note sparse Le riscoperte dell'etichetta Artetetra, frutto di un progetto di due giovani musicisti che prevede il rilancio del vecchio e amato nastro
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 14 dicembre 2016
Due musicisti giovani, giovanissimi, uniscono le forze per un progetto che prevede attività di booking, produzione e autoproduzione di album e compilation. All’inizio per le loro band, i Baubau e i Tetuan, in seguito per realtà specifiche che non trovano spazio nella scena musicale italiana. E fin qui niente di nuovo. L’idea però ha qualcosa di originale quando, nel 2014, l’etichetta Artetetra (Luigi Monteanni e Matteo Pennesi), pubblica le prime musicassette. Perché ritornare al nastro quando il mercato è orientato verso l’impalpabile streaming? «La cassetta – spiega Luigi – non è mai scomparsa da alcune frange di musica più estrema...