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Il fascino sublime dell’imprevedibilità

Il fascino sublime dell’imprevedibilità

Ziggy Stardust Assomigliava all’essere rinascimentale disegnato da Leonardo. In lui arte e vita si mescolavano. Sempre. Il ricordo di chi lo vide live a Londra nel ’72 e lo sfamò, o quasi, a Roma

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 gennaio 2016
Quando ho sentito la notizia sono rimasto stordito per qualche tempo. Perché con David Robert Jones (vero nome), meglio noto come David Bowie, è morto non solo l’uomo e l’artista ma l’essere rinascimentale disegnato da Leonardo Da Vinci. Sfido chiunque, anche chi si mette le bistecche addosso (Lady Gaga, ndr) ad aver la carriera e soprattutto la vita che ha avuto questo poliedrico 69enne che ci ha lasciato con un album, Blackstar, capolavoro testamentario. Sfido altresì chiunque a nascere e crescere a Londra, quartiere di Brixton – durissimo, interrazziale, povero e molto violento – negli anni ’50 e ’60. Era...

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