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Il figlio del calzolaio tra fama e disprezzo

Il figlio del calzolaio tra fama e disprezzoHans Christian Andersen

«La fiaba della mia vita» di Hans Christian Andersen, da Donzelli Nella maestosa autobiografia, scritta come fiaba, lo scrittore danese non nascose il disprezzo e le critiche che gli procurò il suo egocentrismo

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 gennaio 2016
I grandi autori, pensiamo ai classici, sono preferibilmente morti. Non frequentano i festival letterari, non si autopromuovono sui social network, in qualche modo ‘non esistono’: la loro scrittura si sostituisce alla loro persona e noi possiamo, anzi, non pensarli come persone, perché la loro arte li ha magicamente trasformati in voci narranti. Una di queste voci, e tra le più stupefacenti della storia della letteratura occidentale, appartiene al grande inventore di fiabe Hans Christian Andersen. Quando era vivo, i suoi contemporanei, specie i danesi che lo conoscevano bene, vedevano di lui soprattutto i difetti, le ragioni per cui risultava antipatico...

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