Italia
Il filo che tesse la “democrazia in Comune”
Nuove povertà Al Campidoglio per chiedere giustizia sociale, dopo che la pandemia ha allargato ulteriormente la forbice delle diseguaglianze. Senza tetto, precari, rifugiati, operatori sociali: in piazza la Rete dei numeri pari
Distribuzione di aiuti, Roma – lapresse
Nuove povertà Al Campidoglio per chiedere giustizia sociale, dopo che la pandemia ha allargato ulteriormente la forbice delle diseguaglianze. Senza tetto, precari, rifugiati, operatori sociali: in piazza la Rete dei numeri pari
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 giugno 2020
Una corda lunga 100 metri realizzata da persone senza fissa dimora intrecciando la carta dei giornali trovati sulle panchine, quelli con cui ci si copre dal freddo, ha rappresentato il senso della manifestazione denominata “democrazia in Comune” svolta in Piazza del Campidoglio. Un filo che ha unito persone in carne ed ossa, accompagnate dalle parole di alcune delle vittime di questi ultimi terribili mesi di crisi che si sono alternate al microfono. Quelle che nessuno ascolta più, trattati come scarti, invisibili. Un rifugiato ha aperto la manifestazione, poi una famiglia che non riesce a pagare l’affitto, non ha mai ricevuto...