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Il fiore prezioso dell’alterità
Un apologo tibetano dice: vidi da lontano avvicinarsi una figura indistinta; prima pensai che si trattasse di una bestia feroce ma, quando fu più vicina, intravidi la sagoma di un […]
Un apologo tibetano dice: vidi da lontano avvicinarsi una figura indistinta; prima pensai che si trattasse di una bestia feroce ma, quando fu più vicina, intravidi la sagoma di un […]
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 17 maggio 2015
Un apologo tibetano dice: vidi da lontano avvicinarsi una figura indistinta; prima pensai che si trattasse di una bestia feroce ma, quando fu più vicina, intravidi la sagoma di un essere umano, poi infine capii che era mio fratello. La manifestazione delle etnie Rom e Sinti che si è svolta ieri a Bologna, vuole incarnare nelle sue forme attuali questo tema dell’alterità, cioè della necessità, per un modello di civilizzazione come quello che ci impone la globalizzazione, di riconoscere come costitutivo della nostra identità personale e collettiva sia ciò che differenzia sia ciò che unisce tra loro le diversità culturali,...