Italia
Il fotografo minacciato, l’artista torturato e altre piccole storie
«Il mio nome è Sami, ho 45 anni. Sono arrivato in Italia quando è scoppiata la guerra nella ex-Jugoslavia. Facevo il pugile. Poi sono stato guardia del corpo dell’ex presidente. […]
«Il mio nome è Sami, ho 45 anni. Sono arrivato in Italia quando è scoppiata la guerra nella ex-Jugoslavia. Facevo il pugile. Poi sono stato guardia del corpo dell’ex presidente. […]
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 9 luglio 2013
«Il mio nome è Sami, ho 45 anni. Sono arrivato in Italia quando è scoppiata la guerra nella ex-Jugoslavia. Facevo il pugile. Poi sono stato guardia del corpo dell’ex presidente. Quando è scoppiata la guerra eravamo all’estero, con il presidente, e siamo tornati di corsa. Mi hanno arrestato. Pesavo 80 kg, dopo tre mesi di detenzione sono arrivato a pesarne 46. Hanno ammazzato tutti i membri della mia famiglia, per torturare me. Trenta persone in tutto. Mamma, papà, fratelli, cugini, nipoti. Tutti. Ho subito ogni genere di tortura in carcere, fisica e psicologica. Adesso qui in Italia sto lavorando come...