Internazionale
Il fotoreporter Shawkan è semi-libero
Egitto Dopo cinque anni e mezzo di carcere, torna a casa il giornalista arrestato nell'agosto 2013 mentre documentava il primo massacro dell'era al-Sisi. Ma le misure restrittive restano: metà giornata fuori e metà in prigione
Shawkan finalmente a casa – Mohammed el Ra3y/Twitter
Egitto Dopo cinque anni e mezzo di carcere, torna a casa il giornalista arrestato nell'agosto 2013 mentre documentava il primo massacro dell'era al-Sisi. Ma le misure restrittive restano: metà giornata fuori e metà in prigione
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 marzo 2019
«Sono uscito per fare delle foto. Torno a casa cinque anni dopo». Sono le prime parole di Mahmoud Abu Zeid da uomo libero. Ieri facevano il giro dei social le foto del suo sorriso e del gesto che lo ha reso famoso dietro le sbarre, quando mimava il click della macchina fotografica, abbracciato alla madre nella loro casa al Cairo. Noto come Shawkan, era stato arrestato mentre faceva il suo lavoro, il fotoreporter, nell’estate del 2013. Era trascorso appena un mese dal golpe del generale al-Sisi che ha deposto il governo dei Fratelli Musulmani. A metà agosto le proteste dei...