Cultura

Il fragoroso schianto del Futurismo ai tempi di Meloni

Il fragoroso schianto del Futurismo ai tempi di Meloni«Dinamismo delle forme» di Enrico Prampolini, 1914 – Foto Getty /Images

Il caso Dalla Galleria nazionale al Maxxi alla Quadriennale: brevi cronistorie che raccontano la «cultura di destra». Oltre alla mostra-catastrofe già slittata al 2 dicembre, alla Galleria nazionale giovedì sarà presentato il libro-propagandistico di Italo Bocchino con La Russa. 40 dipendenti della Gnam inviano alla direttrice Mazzantini una lettera in cui si dissociano dall'evento, non escludendo il ricorso «a forme di protesta atte a contestare l’utilizzo di un luogo pubblico a fini di parte e a difendere il ruolo democratico che un museo dello Stato non dovrebbe ipotecare per nessun motivo»

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 2 ottobre 2024
Alla luce degli ultimi avvenimenti dello spoil system in campo culturale operato dal governo Meloni, forse sarebbe il caso di porsi seriamente una domanda: ma la cultura di destra esiste davvero? Oppure è solo una Fata Morgana mediatica? Tutto è iniziato qualche anno fa, quando gli ex missini hanno cominciato ad appropriarsi di Gramsci e Pasolini in mancanza di altri intellettuali-testimonial. A parte naturalmente i soliti Papini, Prezzolini, Evola, Gentile e pochi altri. Per non parlare di Ezra Pound diventato brand per un noto centro sociale neofascista, nonostante le diffida da parte degli eredi. Le cose non sono poi molto...

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