Italia
Il funerale dello stato, un insulto ai 366 morti di Lampedusa
Agrigento Alla cerimonia senza bare, e con i superstiti del naufragio inspiegabilmente rimasti a Lampedusa, il ministro Angelino Alfano è stato contestato al grido di "assassini, assassini". Anche i ministri Kyenge e Mauro hanno partecipato alla cerimonia che molti sindaci siciliani hanno definito una "farsa" e "una passerella per i politici"
Il funerale ad Agrigento per le 366 vittime accertate del naufragio di Lampedusa – Alessandro Puglia
Agrigento Alla cerimonia senza bare, e con i superstiti del naufragio inspiegabilmente rimasti a Lampedusa, il ministro Angelino Alfano è stato contestato al grido di "assassini, assassini". Anche i ministri Kyenge e Mauro hanno partecipato alla cerimonia che molti sindaci siciliani hanno definito una "farsa" e "una passerella per i politici"
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 22 ottobre 2013
Qualunque cosa dovesse ancora succedere, e ne succederanno di porcherie, le istituzioni di questo paese, governo delle meschine intese e alte cariche dello stato comprese, ieri hanno toccato il punto più basso sul litorale turistico di San Leone, ad Agrigento. Non si poteva chiamarlo nemmeno funerale, perché non c’erano le bare, già interrate senza nome in terra di Sicilia, tipo fossa comune appena ingentilita da semplici mazzi di fiori, e allora hanno allestito una messa in scena indecorosa e l’hanno chiamata “commemorazione”. Le autorità blindate, due preghiere e via. Per trecentosessantasei morti annegati davanti alle spiagge di Lampedusa. Di alto...