Internazionale
Il fuoco che rinasce dalla cenere in Kurdistan
La testimonianza Zhilamo si è unita alla resistenza iraniana dall'Iraq. La decisione dopo aver assistito allo stupro di una ragazza durante le proteste. «Jina era come me. Una curda. Su di lei si è sommata la violenza maschile a quella contro il nostro popolo»
Un fermo immagine di «I perseguitati» di Chiara Avesani e Matteo Delbò
La testimonianza Zhilamo si è unita alla resistenza iraniana dall'Iraq. La decisione dopo aver assistito allo stupro di una ragazza durante le proteste. «Jina era come me. Una curda. Su di lei si è sommata la violenza maschile a quella contro il nostro popolo»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 16 settembre 2023
Le montagne del Kurdistan iracheno formano un confine naturale tra Iraq e Iran. Con la primavera si riempiono di colori: tra le piccole querce e la vegetazione selvaggia, si stagliano i fiorellini azzurri della genziana e il rosso dei papaveri. Una giovane donna con un kalashnikov smonta la guardia e scende camminando da un sentierino a curve. Per parlare con noi ha voluto coprirsi il volto con un passamontagna improvvisato con un foulard, nel timore che quello che racconta possa causare problemi alla sua famiglia. «Il mio nuovo nome è Zhilamo, significa ‘fuoco che sorge dalla cenere’», dice. «Ho scelto...