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Il fuoco sacro di Wladyslaw Hasior
Arte&censura Hasior, considerato a lungo solo un autore di regime, si riscatta dall'oblio con una grande mostra a Cracovia, visitabile fino al 27 aprile
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Arte&censura Hasior, considerato a lungo solo un autore di regime, si riscatta dall'oblio con una grande mostra a Cracovia, visitabile fino al 27 aprile
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 29 marzo 2014
Giuseppe SediaCRACOVIA
La retrospettiva Wladyslaw Hasior. European Rauschenberg? è un lodevole tentativo di riportare in quota il grande artista polacco, dopo l’oblio nazionale in cui era caduto negli Novanta. Oltre un centinaio di opere saranno esposte al Mocak fino al prossimo 27 aprile a Cracovia per cancellare una volta e per tutte ogni tentativo di damnatio memoriae. Il dibattito pluridecennale sulla rimozione del monumento Iron Organ (1966) – vandalizzato ripetutamente dopo il 1989 – ha contribuito a creare il falso mito di Hasior «artista di partito». Concepito come una pantagruelica scultura sonora destinata a essere suonata dal vento, l’enorme organo di ferro...