Italia

Il futuro non si (s)tocca. No al Ccs di Eni. Né a Ravenna, né altrove

Il futuro non si (s)tocca. No al Ccs di Eni. Né a Ravenna, né altroveManifestazione per il clima (foto d'archivio)

Lanciamo un appello pubblico, aperto a tutte le organizzazioni, singoli, scienziati e personalità del mondo accademico per la costruzione di una grande campagna contro la costruzione del CCS di Ravenna per una allocazione dei soldi del Recovery Fund in progetti che permettono una transizione energetica e per un radicale cambiamento delle politiche energetiche del nostro paese

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 9 dicembre 2020
La crisi climatica sta devastando sempre di più il nostro pianeta e la diffusione del Covid-19 ha rafforzato la necessità di un’inversione di rotta radicale sui nostri stili di vita e sulle politiche ambientali, eppure a 5 anni dagli accordi di Parigi del 2015 siamo ancora lontanissimi dall’intraprendere concretamente la strada per l’azzeramento delle emissioni di CO2, che in Italia dovrebbe avvenire entro il 2030. Non solo: i grandi colossi energetici come ENI, con il sostegno del Governo italiano, della Regione Emilia Romagna e i soldi europei, non sembrano essere davvero interessati, se non per slogan e campagne di greenwashing, ad...

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