Politica
Il gelo (e i silenzi) a Palazzo
Democrack Cambio di guardia senza cordialità. Letta voterà la fiducia a Renzi ma poi «stacca» per qualche tempo, indeciso se lasciare la camera e forse la politica. Al rito della campanella l’ex premier neanche guarda il successore. Segno di tutti gli omissis della vicenda
Enrico Letta e Matteo Renzi alla cerimonia della campanella, a Palazzo Chigi
Democrack Cambio di guardia senza cordialità. Letta voterà la fiducia a Renzi ma poi «stacca» per qualche tempo, indeciso se lasciare la camera e forse la politica. Al rito della campanella l’ex premier neanche guarda il successore. Segno di tutti gli omissis della vicenda
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 23 febbraio 2014
L’ultimo picchetto di onore, un lungo applauso degli impiegati e dei funzionari di Palazzo Chigi, un saluto mano sul cuore che è un grazie, una lacrima; poi la riunione a quattro – lui, Letta, Matteo Renzi, il sottosegretario uscente Patroni Griffi e quello entrante Delrio – con la consegna degli infiniti dossier di un paese piegato; poi quel passaggio rapido e glaciale della campanella, il simbolo di chi dirige le riunioni del consiglio dei ministri. «Arrivederci». Dopo, la corsa verso l’aeroporto con la famiglia, il decollo per Londra per «uno stacco via da Roma per prendere le migliori decisioni» –...