Europa

Il gendarme ungherese

Confini spinati Orbán passa dalle parole ai fatti: da ieri l’ingresso «illegale» in territorio magiaro è punito come un crimine. Manette per 174 nel primo giorno della nuova normativa. La Ue chiede chiarimenti e Budapest risponde sigillando con l'esercito la frontiera serba e quella romena. Profughi in sciopero della fame

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 16 settembre 2015
Ormai è un dato di fatto. Dalla mezzanotte di ieri è entrata in vigore la nuova normativa per la gestione dell’emergenza migranti. Essa considera un crimine l’ingresso illegale nel paese e prevede l’espulsione o il carcere fino a tre anni. Il passaggio dalla teoria alla pratica non si è fatto attendere: ieri le agenzie hanno riferito di 174 persone arrestate dalla polizia per aver cercato di entrare illegalmente nel paese dalla Serbia. L’annuncio sarebbe stato dato in conferenza stampa da György Bakondi, consigliere per la sicurezza del primo ministro Viktor Orbán. La barriera che corre lungo la frontiera con il...

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