Internazionale

Il “Generale”, il falegname eritreo e la libertà di stampa a rischio

Il “Generale”, il falegname eritreo e la libertà di stampa a rischioGiugno 2016, Hiweet Berhe Tesfamarian Kidane con la copia dei documenti comprovanti che suo fratello non è un boss del traffico di esseri umani – Ap

Finiscono nel mirino deI Consiglio d’Europa come potenziali intimidazioni le querele contro il reporter del Guardian che seguì il caso Mered, svelando il clamoroso scambio di persona che portò in un carcere italiano il rifugiato Medhanie Tesfamariam Berhe, arrestato a Khartoum, anziché il boss del traffico di esseri umani Medhanie Yedhego Mered. Lorenzo Tondo ora dovrà  rispondere dell'accusa di diffamazione mossa contro di lui dal procuratore Calogero Ferrara. Ma il quotidiano britannico sarà al suo fianco, a difesa del diritto d'informazione

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 11 novembre 2021
Negli ultimi giorni in Italia si sta assistendo a una vicenda giudiziaria che ha a che fare con la Gran Bretagna, l’Eritrea, il Sudan e la Libia, ma che ha una sola protagonista: la libertà di stampa. Il 3 novembre scorso la piattaforma del Consiglio d’Europa che monitora lo stato della libertà della stampa ha segnalato come potenziale caso d’intimidazione le querele per diffamazione ai danni del corrispondente italiano del quotidiano britannico The Guardian, Lorenzo Tondo, che è stato citato in giudizio dal procuratore con delega europea Calogero Ferrara per alcuni post condivisi sui propri social dal giornalista e per...

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