Italia
Il giallo del carroponte, e del capo ispettore del Mit
Crollo del viadotto Morandi Il caso del presidente della commissione imbarazza il ministero delle Infrastrutture. Per Toninelli le nuove rivelazioni dell’Espresso sono una gatta da pelare, anche con il nuovo capitolo su un altro degli investigatori che avrebbe lavorato per Autostrade
Vigili del fuoco a lavoro sul pilone crollato – LaPresse
Crollo del viadotto Morandi Il caso del presidente della commissione imbarazza il ministero delle Infrastrutture. Per Toninelli le nuove rivelazioni dell’Espresso sono una gatta da pelare, anche con il nuovo capitolo su un altro degli investigatori che avrebbe lavorato per Autostrade
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 agosto 2018
Mauro RavarinoGENOVA
Un ponte è costruito per stare in piedi. Se questo non succede, qualcosa non è stato eseguito per il meglio. L’imprevedibilità è derubricata. La procura di Genova all’arduo compito di mettere insieme i tasselli della tragedia del ponte Morandi, che ha causato 43 morti, per identificare le cause e i responsabili. Quel che si sa è che non sarà un’inchiesta veloce, «la giustizia troppo rapida non sarebbe rigorosa e non è compito della giustizia italiana fornire una vittima sacrificale» precisa il procuratore capo Francesco Cozzi. NON C’È, PER ORA, nessun iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti parlano di «concause»,...