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Il gioco della Natura nell’officina dei saperi

Il gioco della Natura nell’officina dei saperithe man in the blue hat, 1937

Antiliberista La discussione sulla parcellizzazione dei saperi suggerisce di recuperare la complessità della rete non solo come spazio delle comunità sociali ma anche delle comunità naturali

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 febbraio 2016
C’è innanzitutto il gioco nella proposta di Piero Bevilacqua sulla costituzione di una rete antiliberista che si opponga all’attuale parcellizzazione dei soggetti e dei saperi (il manifesto, 28 gennaio). Il gioco come paradigma del pensiero, opposto dunque al Serio, quell’Ernst hegeliano che indicava il lavoro duro, forte e aggressivo del concetto, serio appunto perché contrario a tutto quello che era ritenuto “debole” e negativo nell’umano: il servo, la donna, il bambino, il corpo, l’affettività, il desiderio, la Natura e la naturalità. C’è quindi, di conseguenza, la Natura, nella proposta di Bevilacqua, non l’ambiente, genericamente inteso, uno sfondo da distruggere se...

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