Visioni
Il gioco leggero dei suoni a Forlì Open Music
Festival L'acuta proposta culturale di Area Sismica convogliata in due giornate di rassegna. Tra gli ospiti Irvine Arditti con i sei «Capricci» per piano solo di Salvatore Sciarrino
Irvine Arditti – foto di Ariele Monti
Festival L'acuta proposta culturale di Area Sismica convogliata in due giornate di rassegna. Tra gli ospiti Irvine Arditti con i sei «Capricci» per piano solo di Salvatore Sciarrino
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 ottobre 2018
Mario GambaFORLI'
Si va a Forlì Open Music, festival di due giorni, non nella cave nascosta in collina di Area Sismica ma nella ex chiesa di San Giacomo in centro città. Ma la regia e le idee sono sempre di Area Sismica. Si va a questo festival in cerca del Suono Unico in divenire dell’universo non-pop. Delle forme-non forme che possano superare le appartenenze a generi tradizioni scuole e mettano in circolo una comune piattaforma di contemporaneità musicale costantemente aperta. In cerca. Il ritrovamento, l’avvenuta congiunzione ideale tra espressioni sonore dell’oggi di diversa provenienza è un’altra storia. Problematica ma appassionante. In ogni...