Internazionale

Il giorno della sfida di Netanyahu

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Israele/Stati Uniti Questa mattina a Washington per il premier israeliano sarà il momento della rivincita, anzi della vendetta ottenuta nel cuore del potere americano, a breve distanza dalla Casa Bianca dove non sarà ricevuto dall'alleato-avversario Barack Obama offeso dalla sua decisione di accettare l'invito a parlare al Congresso contro un accordo con l'Iran, aggirando totalmente l'Amministrazione Usa

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 marzo 2015
Michele GiorgioGERUSALEMME
Tanti applausi, interminali. Migliaia di mani che battono rapide in una standing ovation che Benyamin Netanyahu non oserebbe sognare neppure a casa. Ma se quelli di ieri all’Aipac, la lobby filo-Israele più influente d’America, erano applausi scontati, quelli che riceverà oggi al Congresso avranno un sapore particolare per il premier israeliano, giunto a Washington per esprimere non solo il proprio punto di vista ma con il preciso intento di umiliare Barack Obama e la sua Amministrazione, “colpevoli” di ricercare una soluzione diplomatica, un accordo con Tehran sul programma nucleare iraniano. Programma che Netanyahu considera una «minaccia esistenziale» per Israele, da...

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