Italia

Il giorno di follia di un fascista di provincia

Il giorno di follia di un fascista di provinciaBossoli sparati per colpire gli immigrati, sotto Luca Traini – LaPresse

L'autore della sparatoria Luca Traini cacciato dalla palestra perché «aveva atteggiamenti estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste». Si era candidato al consiglio comunale di Corridonia, con la Lega Nord, aveva preso zero voti

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 4 febbraio 2018
Quando l’hanno fermato era sotto al monumento ai caduti di piazza della Vittoria, con il braccio destro teso per un saluto romano e un tricolore sulle spalle. Ha gridato «Viva l’Italia» e poi si è consegnato ai carabinieri, ammettendo di essere stato lui ad aver seminato il panico per tutta la mattinata di ieri a Macerata, sparando con una pistola dalla sua Alfa Romeo e ferendo sei persone, tutte originare dell’Africa subsahariana. Luca Traini, 28 anni, incensurato, fisico possente, un tatuaggio che rimanda alla simbologia nazista sopra al sopracciglio destro. «Era innamorato di una ragazza romana tossicodipendente», ha dichiarato la...

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