Europa
Il governo di grande coalizione danese punta verso destra
L’accordo Socialdemocratici, liberali e moderati in un’inedita alleanza, «né rossa né blu», come l’ha definita la premier Mette Frederiksen. Tra le misure riduzione fiscale a favore dei redditi più alti, soppressione di una festività per aumentare le spese della difesa
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L’accordo Socialdemocratici, liberali e moderati in un’inedita alleanza, «né rossa né blu», come l’ha definita la premier Mette Frederiksen. Tra le misure riduzione fiscale a favore dei redditi più alti, soppressione di una festività per aumentare le spese della difesa
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 16 dicembre 2022Edizione 16.12.2022
Ci sono voluti 43 giorni, il processo negoziale più lungo della storia della democrazia danese, per annunciare la nascita del nuovo governo guidato da Mette Frederiksen, la prima ministra socialdemocratica uscente, dimessasi a ottobre per evitare la sfiducia della sua stessa maggioranza e oggi alla guida del secondo governo centrista della storia del Regno. Il governo presentato ieri al castello di Amalienborg vede insieme i due maggiori partiti di centro destra e di centro sinistra, socialdemocratici e liberali, insieme al vecchio leader liberale Lars Løkke Rasmussen che giusto un anno fa abbandonava il partito (con il quale era stato premier...