Visioni

Il graffio del tempo nel Lago dei cigni

Il graffio del tempo nel Lago dei cigni

A teatro Da più di cento anni è l’immagine icona dell’idea di balletto. Al Carcano va in scena l'adattamento di Fabrizio Monteverde, coreografo cardine della danza italiana

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 7 maggio 2016
La bellezza intrisa di nostalgia, danzata sulle sponde di un lago di lacrime, da fanciulle in tutù immacolato. Il braccio che sfiora il viso, come fosse un’ala che asciuga il volto dall’acqua. Da più di cento anni è l’immagine icona dell’idea di balletto, complice il sentimento che attraversa da fine Ottocento musica e coreografia de Il lago dei cigni di Ciaikovskij, Petipa e Ivanov. ù Un titolo di culto, rinato nelle mani di artisti classici e non classici, da Nureyev a Mats Ek, da Matthew Bourne all’africana Dada Masilo, dal russo Alexei Ratmansky, che porterà il suo Lago alla Scala...

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