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Il Gran Sasso tra free rider, verdi integrali e falchi «No Sic»

Il Gran Sasso tra free rider, verdi integrali  e falchi «No Sic»Il bivacco Bafile sul Gran Sasso, Corno Grande

Parchi Nell’area protetta dei Monti della Laga che punta al riconoscimento dell’Unesco, scontro tra interessi e modi opposti di pensare la natura

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 19 dicembre 2015
Da un lato i lavoratori della montagna, dall’altro le associazioni ecologiste. In mezzo il Gran Sasso. È, sì, uno scontro di interessi, quello che oppone – in sintesi – il comitato «#SaveGranSasso» – nato a L’Aquila per chiedere la riperimetrazione dei Siti di Interesse Comunitario (Sic) e delle Zone di Protezione Speciale (Zps) del Parco nazionale dei Monti della Laga – al cartello di associazioni ecologiste «EmergenzAmbiente Abruzzo» (appoggiato dal Prc) che combatte per andare nella direzione opposta e si oppone alla costruzione di nuovi impianti di risalita e seggiovie nelle aree tutelate. Ma è anche un conflitto tra due...

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