Politica
Il grande bluff di Sangiuliano
Il "caso Gramsci" Il ministro della Cultura due mesi fa aveva appoggiato la (nostra) proposta di una targa per Gramsci alla Quisisana: la sua lettera è stata ignorata. Anche la mostra è campata in aria
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – foto LaPresse
Il "caso Gramsci" Il ministro della Cultura due mesi fa aveva appoggiato la (nostra) proposta di una targa per Gramsci alla Quisisana: la sua lettera è stata ignorata. Anche la mostra è campata in aria
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 2 marzo 2024
L’uso strumentale della figura di Antonio Gramsci da parte del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è lampante. Il volerlo inserire nel pantheon dei patrioti di destra in nome di una sua inventata «italianità» – «Gramsci è parte attiva della dialettica del Novecento e fondamentale attore dell’ideologia italiana», ha scritto Sangiuliano in un intervento al Corriere – è bislacco per un pensatore tanto di parte (opposta) e che ha criticato costantemente tutti i vizi della società italiana, mettendo sempre al primo posto l’internazionalismo del classismo socialista: il parere dell’attuale ministro della Culura cozza completamente rispetto a qualsiasi canone storico e filologico....