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Il grande silenzio dei presidenti del Mezzogiorno
Secessione Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e a seguire le altre del centro-nord attaccano il tessuto dei servizi pubblici. Le responsabilità di ha governato (e ferito) i territori delle regioni meridionali e il nuovo colpo secessionista: una iniziativa l’8 febbraio dell’Osservatorio del Sud
Luciano Fabro, "Italia all’asta", San Gimignano
Secessione Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e a seguire le altre del centro-nord attaccano il tessuto dei servizi pubblici. Le responsabilità di ha governato (e ferito) i territori delle regioni meridionali e il nuovo colpo secessionista: una iniziativa l’8 febbraio dell’Osservatorio del Sud
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 31 gennaio 2019
Lo mostrano studi di singoli e di istituzioni: Veneto, Lombardia e poi le altre regioni del centro-nord, in virtù della distribuzione differenziata delle risorse fiscali, frantumeranno il tessuto unitario. Nel mirino i servizi pubblici (scuola, sanità, trasporti, assistenza agli anziani, ecc), con l’obiettivo di dissolvere l’unità nazionale. L’anno prossimo le regioni a statuto ordinario compiranno mezzo secolo dalla loro istituzione e paiono intenzionate a celebrare la ricorrenza con il disfacimento della compagine unitaria dello stato repubblicano. E’ del resto con il controllo parlamentare, e quindi unitario e collettivo delle risorse fiscali, che sorge lo stato moderno ed è con il...