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Il grano e il loglio delle manifestazioni no-vax
Pandemia Sovranisti, nazisti e anti immigrati hanno campo libero in piazze dove nessun’altra forza si impegna a promuovere un orientamento diverso. Come negli stadi. Le mobilitazioni riflettono un crollo della fiducia nelle istituzioni, nei governi, nei partiti; ritenuti irresponsabili, e catturati dagli interessi di big pharma
Manifestazione no green pass al Circo Massimo di Roma – Alessandra Tarantino /Ap
Pandemia Sovranisti, nazisti e anti immigrati hanno campo libero in piazze dove nessun’altra forza si impegna a promuovere un orientamento diverso. Come negli stadi. Le mobilitazioni riflettono un crollo della fiducia nelle istituzioni, nei governi, nei partiti; ritenuti irresponsabili, e catturati dagli interessi di big pharma
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 27 novembre 2021
Si moltiplicano in molti paesi le manifestazioni, anche violente, contro le misure di contenimento del Covid-19: mascherina, distanziamento, lockdown, obbligo vaccinale o green pass (che lo è di fatto). Non se ne può ignorare il significato politico (se lo hanno) o culturale e antropologico, che c’è; meno che mai trattarle con sufficienza. Sono in tanti, non ci sono solo in Italia: debolezza e inconsistenza della politica, se hanno a che fare con esse, sono generalizzate. Prevalgono impronte sovraniste e anti-immigrati e rilevanti presenze di nazisti. Sono no-vax anche loro? Non è detto, ma hanno campo libero in piazze dove nessun’altra...