Visioni
Il guerriero Vandermark conquista Bergamo Jazz
Musica È l’artista americano la rivelazione della rassegna orobica. L'elegante ultra free della pianista Myra Melford e il set di Gianluca Petrella
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Musica È l’artista americano la rivelazione della rassegna orobica. L'elegante ultra free della pianista Myra Melford e il set di Gianluca Petrella
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 25 marzo 2014Edizione 25.03.2014
Mario GambaBERGAMO
Ogni anno al festival Bergamo Jazz si cerca di assegnare la palma del migliore in campo. Questa volta è piuttosto difficile. Nessuno fa gridare al miracolo o, comunque, desta entusiasmo strabordante, come fu nel 2013 per Peter Evans. Ma Ken Vandermark, clarinettista e sassofonista, in quartetto con Russ Johnson (tromba), Fred Lonberg-Holm (violoncello) e Timothy Daisy (batteria), tutti americani, convince e commuove (23 marzo). Già la sua introduzione in solitudine al concerto è di marca free improvisation purissima. Però è ardimentosa. Niente maniera, niente cliché, e si sa che nella free improvisation (non solo lì, peraltro) succede. Nel primo brano...