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Il jazz al tempo del fascismo

Il jazz al tempo del fascismoIl Trio Lescano

Pagine/Un saggio analizza il rapporto col regime, tra scambi e influenze Italia/Usa fino al 1945 La ricerca, a tratti poco efficace, insiste sull’«occhio vigile» e benevolo di Mussolini. Ripensando a Sinatra e ai siciliani a New Orleans

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 aprile 2019
La Storia, si sa, si scrive e riscrive continuamente e questo è un bene. Nuovi punti di vista, nuovi strumenti di analisi, accesso a fonti sconosciute consentono di correggere e a volte di ribaltare la nostra percezione di fatti e fenomeni storici. Ben venga dunque che una studiosa statunitense si occupi del jazz italiano. La musicologa Anna Harwell Celenza ha pubblicato Jazz all’italiana. Da New Orleans all’Italia fascista e a Sinatra (Carocci). Le premesse per uno studio interessante e innovativo ci sono tutte a partire al racconto delle reciproche influenze e degli scambi tra Italia e Stati Uniti. UNA GENESI...

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