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Il jazz è stupefacente

Il jazz è stupefacenteUna tavola tratta dal fumetto I Was a Musician's Girl

Storie/Perché il fumetto ha raffigurato i musicisti come personaggi dissoluti La cultura dominante bianca degli anni ’50 considerava il mondo della musica afroamericana terreno di coltura di droghe, pacifismo e sesso libero. Tra bopper a caccia di marijuana, chitarristi ubriachi, una moglie sedotta dal sax

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 20 gennaio 2018
Bacco, tabacco e venere riducono l’uomo in cenere. Così un vecchio adagio. Ben prima del celebre sex, drugs & rock’n’roll è stato il jazz ad incarnare il prototipo di musica dissoluta e ispiratrice di comportamenti eccessivi. Il fumetto popolare ne ha tratto ispirazione per le sue avventure e i suoi personaggi operando secondo i criteri propri del medium: stilizzazione e uso degli stereotipi prodotti dalla cultura dominante. In un quadro, come vedremo, di vorticosi cambiamenti politici e di costume e influenzato dal clima generale e dalle particolari condizioni editoriali. La candida ferocia, tipica della letteratura favolistica, che Milt Gross (1895-1953)...

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