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Il lavoro e la sofferenza

Verità nascoste Il lavoratore vive in uno stato di allerta performativa, di una tensione psicocorporea senza evoluzione trasformativa/catartica

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 5 novembre 2016
Cos’è il lavoro oggi? Fondamento della democrazia, diritto inalienabile, realizzazione della creatività umana? Questi sono pensieri avveniristici, come tutte le grandi idee del passato. Lavorare oggi è, nella grande maggioranza dei casi, un privilegio mal retribuito e precario a cui aggrapparsi con tutte le proprie forze. Espropria gran parte della vita privata e dello spazio degli affetti e ha come suo ideale l’automazione umana. Lasciato nella corsa folle verso la crescente spersonalizzazione dei suoi processi, il lavoro arriverebbe, prima o poi, ad avere come unica sua ragione la produzione di lavoratori-automi e dell’occorrente per tenerli funzionanti, in piedi. Si può...

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