Internazionale

Il Libano due mesi dopo, scontri nelle strade di Beirut e stallo politico

Il Libano due mesi dopo, scontri nelle strade di Beirut e stallo politico

Beirut Non ha ancora raggiunto risultati la rabbia dei libanesi contro il malgoverno, la crisi economica e la corruzione. Il paese è paralizzato. Saad Hariri resta l'unico nome per la guida del nuovo governo

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 17 dicembre 2019
A due mesi dall’inizio delle proteste a Beirut contro corruzione, carovita e malgoverno, il Libano precipita in una crisi politica, economica e sociale sempre più profonda. Ieri il presidente Aoun era chiamato ad avviare le consultazioni con i partiti volte a conferire l’incarico di formare il nuovo governo, ancora una volta, al leader sunnita Saad Hariri, premier dimissionario dal 29 ottobre. Ha dovuto posticiparle a giovedì – non è il primo rinvio – su richiesta dello stesso Hariri che non ha ancora l’appoggio di alcuni partiti importanti. Di fronte alle violenze che sabato e domenica sera hanno infiammato la capitale...

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