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Il coprifuoco è benzina sulle proteste
In piazza Quale che sia la composizione sociale (per non parlare dei tortuosi e spuri orientamenti politici) delle recenti insorgenze non sarà l’iniqua omogeneità delle restrizioni a porvi fine
Manifestazione a Roma – LaPresse
In piazza Quale che sia la composizione sociale (per non parlare dei tortuosi e spuri orientamenti politici) delle recenti insorgenze non sarà l’iniqua omogeneità delle restrizioni a porvi fine
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 novembre 2020
La scienza con le sue ipotesi e previsioni, con le sue strategie di tracciamento è sempre più sospinta ai margini della scena dall’orientamento verso una misura politica ad alto impatto terroristico, di discutibile efficacia sanitaria e sostanzialmente priva di argomentazioni razionali a suo sostegno: il coprifuoco nazionale. All’ombra di questa decisione che risponde alla logica semplificata delle soluzioni militari si gioca una torbida partita tra poteri centrali e periferici. I governatori delle regioni più colpite dall’epidemia rivendicano «pieni poteri» nell’imporre misure restrittive nei propri territori. E tuttavia, quando si tratti delle più pesanti, ne pretendono l’estensione «nazionale». Non vi è...