Cultura

Il Logos disperso nella Foresta nera

Il Logos disperso  nella Foresta nera

Martin Heidegger Il primo volume dei «Quaderni neri», scritti dal filosofo tedesco negli anni del suo «creativo tacere». L’adesione al nazismo e la rapida presa di distanza dal regime perché ritenuto espressione di un «materialismo etico»

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 11 dicembre 2015
Il primo tomo dei Quaderni neri di Heidegger, relativi agli anni 1931-1938 (Bompiani, pp. 702, euro 28) – tradotto da Alessandra Iadicicco – documenta un solitario pensare in atto, verso il superamento dell’esistenzialismo di Essere e tempo (che l’autore reputa inadeguato), dell’idealismo tedesco e di ogni scientismo: in pratica, della filosofia moderna e della sua metafisica, e dell’intera tradizione filosofica, che Heidegger vuole mettere in discussione nei suoi presupposti originari. Alla ricerca del cono d’ombra da cui ha origine il Logos occidentale, che ne è immemore, Heidegger destruttura la tradizione filosofica facendo della filosofia un domandare – un porre l’unica...

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