Cultura
Il lungo viaggio dell’odio per gli ebrei. Dall’«affaire Dreyfus» alle periferie d’Europa
Scaffale «Breve storia della questione antisemita» di Roberto Finzi, per Bompiani. Lo studioso ci fornisce un invito alla riflessione: uno sforzo analitico che dovrebbe condurci a prendere in esame le motivazioni sulle quali - malgrado il trascorrere dei decenni e l’affermazione del progresso tecnico-scientifico - continuano a fondarsi pregiudizi tanto antichi e radicati
La degradazione di Alfred Dreyfus in un disegno dell'epoca
Scaffale «Breve storia della questione antisemita» di Roberto Finzi, per Bompiani. Lo studioso ci fornisce un invito alla riflessione: uno sforzo analitico che dovrebbe condurci a prendere in esame le motivazioni sulle quali - malgrado il trascorrere dei decenni e l’affermazione del progresso tecnico-scientifico - continuano a fondarsi pregiudizi tanto antichi e radicati
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 giugno 2019
Dall’epoca della diaspora fino ai giorni nostri, vale a dire ormai da due millenni, gli ebrei sono vittime di pregiudizi, odio, persecuzioni e massacri. È quindi accaduto, come continua ad accadere, che siano oggetto di un’avversione a volte del tutto irrazionale, visto che il sentimento antisemita esiste anche laddove non ci sono ebrei o viene nutrito persino da chi non ha mai conosciuto un israelita. UNA SIMILE OSTILITÀ – che affonda indubbiamente le proprie radici nella tradizione religiosa ma che, nel corso dei secoli, è stata inasprita dall’azione di alcuni elementi di carattere antropologico e socioeconomico – continua però a...