Politica
Il magistrato Giuseppe Battarino: «Toni troppo enfatici. La prevenzione funziona se non si vede»
Intervista «Il rischio di attentati è sempre costante. Bisogna capire che combattere questi fenomeni non è una questione di forza, ma di intelligenza investigativa»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 18 ottobre 2023
Era l’aprile del 2001 quando Giuseppe Battarino, allora pm a Busto Arsizio, chiuse la sua inchiesta su un gruppo di jihadisti di stanza nell’hinterland milanese. Quattro gli arresti, con ipotesi di reato come l’arruolamento di mercenari. Ancora non esisteva la legge sul terrorismo internazionale e gli investigatori si muovevano in un territorio ignoto fatto di legami sottili e indagini che si muovevano in più paesi. Poi, dopo l’11 settembre, lo scenario cambiò radicalmente, nacque il concetto di guerra al terrorismo e le cose, in Italia come nel resto del mondo, presero una piega molto diversa. Meno inchieste e più guerra,...