Cultura

Il male della Storia è una solitudine cantata

Edith BruckEdith Bruck – Foto di Michele Corleone

SCAFFALE «Versi vissuti», la raccolta poetica di Edith Bruck con testi dal 1975 al 1990, a cura di Michela Meschini. Con le sillogi «Il tatuaggio», «In difesa del padre» e «Monologo»

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 giugno 2018
Edith Bruck, ungherese, deportata ad Auschwitz tredicenne, con i genitori, due fratelli e una sorella, fortunosamente scampata alla morte, ma non alla decimazione dei suoi cari, sceglierà dopo il 1954 l’Italia come il paese d’adozione e dell’amore, avendo lì incontrato e sposato il regista e poeta Nelo Risi. AUTRICE NOTA in Italia soprattutto come testimone straordinariamente sincera e limpida del genocidio ebraico che ha raccontato, insieme ad altri temi ricorrenti, in racconti, romanzi, raccolte poetiche, testi per il teatro, la televisione, la radio, il cinema, scritti nella sua seconda lingua, l’italiano. Idioma, adottato e amato come il paese scelto per...

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