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Il manicomio di Feltre, tare psichiatriche inesistenti, violenza, abusi

Il manicomio di Feltre, tare psichiatriche inesistenti, violenza, abusi@Nina Marranconi

La testimonianza Un infermiere ricorda la vita della struttura ospedaliera nel bellunese: «Nel coma indotto si pensava che il paziente ritrovasse l’equilibrio naturale, soprattutto nei casi di mania depressiva»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 25 giugno 2022
Sono di Pez di Cesiomaggiore. Sono entrato nel manicomio di Feltre alla fine del 1975 e ci sono restato nove mesi come studente della Scuola infermieri psichiatrici. 23 anni, avevo terminato il militare. La prima settimana studiammo le materie di base, anatomia e fisiologia. Dopo tre mesi, superai un esame. Pur non avendo terminato il corso, fummo mandati nei reparti psichiatrici maschili. Nei reparti femminili noi studenti maschi non potevamo entrare, vedevamo le internate negli spazi comuni. Mi avvicinai a un mondo di per sé alienante, senza preparazione se non la consapevolezza che dovevi porre una barriera tra te e...

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