Internazionale
Il massacro segreto degli Usa a Baghouz
Siria Inchiesta del New York Times: il 18 marzo 2019 tre bombe sull’ultima enclave dell’Isis uccisero 64 civili. Washington: «Atto di difesa». Fin da subito dentro l'esercito si parlò di possibile crimine di guerra dell'unità di élite Task Force 9. Tre giorni dopo le Sdf avrebbero liberato la città siriana, dove cadde anche Lorenzo Orsetti
Un bombardamento a Baghouz in Siria, nel marzo 2019, gli ultimi giorni della battaglia contro lo Stato islamico – Ap/Maya Alleruzzo
Siria Inchiesta del New York Times: il 18 marzo 2019 tre bombe sull’ultima enclave dell’Isis uccisero 64 civili. Washington: «Atto di difesa». Fin da subito dentro l'esercito si parlò di possibile crimine di guerra dell'unità di élite Task Force 9. Tre giorni dopo le Sdf avrebbero liberato la città siriana, dove cadde anche Lorenzo Orsetti
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 16 novembre 2021
Lungo le rive dell’Eufrate il 21 marzo 2019, giorno di Newroz, il capodanno curdo, in Siria si concludeva una delle battaglie più feroci. Un’operazione militare iniziata come offensiva terrestre e diventata un assedio lungo settimane. A condurla erano le Sdf, le Forze democratiche siriane, federazione delle unità di autodifesa di diverse etnie e confessioni (curdi, arabi, assiri, turkmeni e siriaci, musulmani e cristiani) contro l’Isis in quella che era divenuta – dopo anni di resistenza delle comunità e della loro graduale liberazione – l’ultima sua enclave. L’avevano tutti, non a caso, ribattezzata «l’ultima battaglia», quella che poneva fine dopo cinque...