Ayman al-Zawahiri
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Il medico stratega, il capo carismatico e il jihadismo globale
Alle origini di al Qaeda Il duo Bin Laden-Zawahiri, l'uomo immagine e la mente, dietro il boom della rete nata intorno alla resistenza mujahideen all'Urss con il sostegno della Cia. Dall'11 settembre 2001 alle necessità di appoggiarsi ai complici talebani e pakistani
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 agosto 2022
Con i droni gli Usa hanno ucciso il capo di al Qaeda esibendo efficienza anti-terroristica ma la fuga di Stati uniti e Nato da Kabul nel 2021 dimostra, a sua volta, il ventennale fallimento strategico americano di volere imporre all’Afghanistan un cambiamento che esisteva in gran parte solo nella propaganda occidentale. Ma qui c’è di più: la strumentalizzazione del jihadismo. L’uccisione di al Zawahiri, come quella di Osama bin Laden ad Abottabad in Pakistan nel 2011, sono legate da un consistente filo rosso che precede gli attentati dell’11 settembre 2001 di New York e Washington: loro due, come molti altri...