Cultura

Il mestiere dei libri come autobiografia

Il mestiere dei libri come autobiografiaUn'immagine della mostra dedicata a Roma ai Millelire – Maria Teresa Carbone

Itinerari Un percorso di testi: "Storia confidenziale dell’editoria italiana" di Gian Arturo Ferrari (Marsilio), "Un quarto di pera di Giulio Einaudi e altre memorie editoriali" di Roberto Cazzola (edizioni Seb27) e "Balla coi libri", dove Marcello Baraghini, fondatore di Stampa alternativa racconta i suoi «50 anni di controcultura» alla sodale Daniela Piretti (Iacobelli). Quest'ultimo volume sarà presentato oggi alle 18.30 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove è in corso una mostra dedicata alla collana dei Millelire

Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 maggio 2023
Sia vero o no, gran parte delle persone che lavorano nell’editoria pensano di fare il mestiere più bello del mondo. Convinzione rischiosa, che espone al rischio altissimo di paghe miserevoli, sostenibili a patto di avere una famiglia benestante o di mangiare pane e cipolle per anni. E pure convinzione balzana, data la poca considerazione di cui gode la lettura in Italia, tranne quell’otto-dieci per cento di fanatici che sorreggono il mercato del libro. Tant’è, gli editori e più ancora gli «editoriali» – «coloro che nelle case editrici lavorano e, mentre le figure propriamente imprenditive sfumano in altitudini indefinite, le case...

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