Politica
Il ministro Provenzano: «Riscrivere lo Statuto, per i lavoratori servono nuovi diritti»
Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Se ricevi un sostegno pubblico cospicuo, la priorità è investire o distribuire megadividendi? È la domanda che pone Carlo Calenda, non un soviet. Il Jobs act è una legge anni 90. La tenuta del governo passa per la tenuta sociale
Peppe Provenzano, ministro per il Sud e la coesione territoriale
Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Se ricevi un sostegno pubblico cospicuo, la priorità è investire o distribuire megadividendi? È la domanda che pone Carlo Calenda, non un soviet. Il Jobs act è una legge anni 90. La tenuta del governo passa per la tenuta sociale
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 maggio 2020
Ministro Provenzano, a 50 anni dalla legge 30 lei propone un nuovo Statuto dei lavoratori. Con questa maggioranza è una proposta verosimile? Fin qui abbiamo rincorso i mutamenti del mercato del lavoro. Anche noi, che abbiamo previsto già dall’autunno un rafforzamento di tutele per rider. Ma al tempo dell’algoritmo, dello smart working, e alla luce della pandemia, dobbiamo continuare a mettere le toppe? È il momento di scrivere un nuovo statuto che riveda la disciplina del mercato del lavoro, fin qui frammentata e precarizzante. Da più parti ci si interroga su quale ambizione alta si possa dare a questa legislatura,...