Cultura

Il mio corpo non è una merce

Il mio corpo non è una merceMarcel Duchamp e i suoi readymade (Fontana, Ruota di bicicletta e Scolabottiglie)

Scaffale «Marcel Duchamp e il rifiuto del lavoro». Riflessioni intorno al libro di Maurizio Lazzarato

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 14 giugno 2014
Quello dell’arte è un terreno impervio. Dapprima sembra offrirci un segno forte, indicare con immediatezza il suo bersaglio, conferire espressione vivida all’idea, mostrare nella sua pratica il cuore del problema. E però, poi, si ritrae, non asseconda fino in fondo ciò che vi si vorrebbe leggere, afferma le proprie prerogative, ci ricorda, alla fine, che «è sempre un’altra cosa». Eppure, quale esempio migliore di quello della pratica artistica per misurare il rapporto tra mercato e creatività? Non più un segmento ai margini della grande industria, una «sovrastruttura», o una provincia del cosiddetto «consumo improduttivo», ma un rapporto insediato al centro...

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