Alias Domenica
Il mio frigorifero come il trip lisergico
Al Victoria and Albert sfilano gli oggetti-culto beat e hippy
Una scena di "Blow Up" di Michelangelo Antonioni, 1966
Al Victoria and Albert sfilano gli oggetti-culto beat e hippy
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 15 gennaio 2017
Fabio De ProprisLONDRA
Fare il museo della rivoluzione è assurdo quanto fare un museo dell’amore. Che però, a pensarci, venne già allestito, pur se in forma di libro, da Roland Barthes in Frammenti di un discorso amoroso (1977), per non parlare del Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk. Dunque si dia una chance anche a You say you want a revolution Records and Rebel 1966-1970, al Victoria and Albert Museum di Londra fino al 26 febbraio. Anche questa è una collezione di frammenti, ciascuno dei quali è una scheggia che si conficca nel cuore o nella mente o sotto i piedi: dipende dall’età anagrafica...