Italia
Il mio Mottarone e il lago, con il trenino c’era più pace
Intervista Parla Alberto Paleari, uno dei più noti alpinisti italiani, guida delle vette di Stresa per centinaia di appassionati. «La cremagliera dell’800 venne smantellata per fare posto alla strada e alla funivia. La perdita della teleferica è un duro colpo all’economia della montagna e al lavoro della zona. Lo capiranno, lo capiremo nelle prossime settimane»
I resti della funivia Stresa-Mottarone – Ufficio stampa Soccorso Alpino/LaPresse
Intervista Parla Alberto Paleari, uno dei più noti alpinisti italiani, guida delle vette di Stresa per centinaia di appassionati. «La cremagliera dell’800 venne smantellata per fare posto alla strada e alla funivia. La perdita della teleferica è un duro colpo all’economia della montagna e al lavoro della zona. Lo capiranno, lo capiremo nelle prossime settimane»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 maggio 2021
«Sono un uomo del Monte Rosa, ho fatto per quarant’anni e più la guida alpina. Ma quanto è bello il Mottarone». Alberto Paleari, 72 anni, è un personaggio importante dell’alpinismo italiano. Come guida ha svelato i segreti della roccia, della neve e del ghiaccio a centinaia di clienti. Molti altri innamorati dei monti (e sono migliaia), hanno apprezzato i libri di Alberto, scritti con tono scanzonato ma pieni di ragionamenti profondi. Alcuni sono romanzi, altri storie di vita vera. Uno, Il giorno dell’astragalo, inizia con un racconto di vita vissuta. Un volo, un incidente di arrampicata su una via del...